comodità e stile

Bastano veramente poche cose… che avessero carattere. Sto parlando ovviamente di oggetti, da indossare. Amo i cappelli, di ogni colore e forma, con una predilezione ai Panama. Oltre all’eleganza tengono fresca la mia pelata, evitando le bruciature, e danno con quel particolare intreccio, un colpo d’occhio raffinato. La stessa cosa per i cappelli di lino. Il taglio un po’ retrò stile Humphrey Bogart.

Non voglio parlare di me stesso, voglio affrontare l’argomento stile, come minimal, che funzionava settant’anni fa, sta ritornando, e se funzionava allora, perchè non dovrebbe funzionare oggi.

Quanto l’effetto che si nota è legato agli oggetti, piuttosto che al portamento? Quanto è il carattere e la grazia del modello umano, piuttosto che all’oggetto inanimato, a produrre lo stile?

La ricerca dello stile dev’essere sempre subordinata ai vestiti o accessori che ti valorizzano, si potrebbe dire anche: non imitare mai la Regina Elisabetta, anzi fai esattamente l’opposto e starai benissimo.

Scopri i tuoi difetti, e rendili sterili, fai cadere l’occhio sui tuoi pregi.

Il vestito non basta! Serve: portamento e carattere che caratterizzi la tua persona e il tuo stile. Un po’ come usare accenti, parole, linguaggio, mentre scrivi. Lo stile è un modo di comunicare, vuoi parlare sottovoce o vuoi gridare?

Semplice vuol dire vincente? Anche no!

Ogni volta che si pesa alla semplicità di stile, non la si può anagrammare come ad una parola, cioè non basta avere quattro cose, spostarle e ottenere un grandioso risultato. Bisogna studiare una strategia vera e propria di stile, e aggiungere o togliere qualcosa per far risaltare quel particolare che catalizza l’attenzione.

Per diventare “senza tempo”, non si deve seguire la moda, ma creare originalità.

Cosa vuoi comunicare? Questa è la domanda di partenza, da qui si comincia a creare la strategia. Non accentuare le caratteristiche positive. Mi spiego meglio, e sei alta più di un metro e settanta, non mettere un tacco dodici, perché potresti mettere i soggezione tutti coloro che non ti raggiungono. Metti un tacco basso ma elegante, punta sulla forma della calzatura, sul colore. Se sei prorompente di seno, non aumentare il volume, non sarà questo a renderti affascinante, ma sarà il tuo stile. La camicia banca spacca! Sempre, funziona, comunica pace, armonia, pulizia, e spinge chi ti guarda ad osservarti meglio per trovare i punti del vedo, non vedo. Una sbirciatina indiscreta e via.Il jeans funziona, ma la mini di più. Se indossi una minigonna, devi essere in grado di sopportare a testa alta le conseguenze. Ma ti devi chiedere se è proprio questo che vuoi.

Stili disinvolti diversi. Sei in grado di portare un foulard e un cappello? pensa a quante combinazioni puoi fare con cinque capelli e cinque foulard diversi. 126

Questo perchè puoi unire assieme i foulard e creare varietà di colore e di insieme. Questo significa che anche nel minimal style, si può osare spendendo poco, e utilizzando tutto quello che hai a disposizione.

Funziona anche per noi maschietti, un bel cappello, l’inclinazione, un foulard al collo, il tipo di nodo, l’intreccio, lo svolazzare, l’aggancio sulla falda del cappello, sotto al cappello a mo di bandana, ecc.

A volte un accessorio può fare la differenza, se si adatta a chi lo indossa, e se chi lo indossa lo sente parte di sé, lo vive, lo percepisce.

Osare! Questa è la parola giusta! Se fossi a New York, o Roma, mi vestirei nel mio nuovo stile, e come un supereroe uscirei di casa e camminerei in mezzo alla gente facendo due volte il giro dell’isolato, cercando di ricordare gli sguardi o le gestualità di chi mi vedeva per la prima volta, e ritornando a casa cambierei cosa secondo me non ha funzionato, poi un altro giretto e così via, fino al momento in cui mi muoverei nel luogo in cui prevedo un grande incontro, così da sfoggiare il nuovo look, che dovrà per mia scelta avere sempre dei caratteri affini, replicabili e distinguibili.