Quando una strategia sta funzionando, non si cambia.
Quando all’ippodromo il tuo cavallo è vincente, il cavallo non si cambia. Quando il tuo primo ministro va in Europa e torna con una borsa piena di miliardi, non si cambia. Invece… si cambia e lo si fa nel modo più stupido finanziariamente ed economicamente possibile.
Da che mondo è mondo qualsiasi nuovo dittatore, governatore, ecc. appena salito sul trono, alzando il suo scettro del potere, sanciva modifiche necessarie a far dimenticare chi aveva governato prima di lui. Questo ce lo spiega anche Macchiavelli nel suo “Principe”. Ed il motivo è discernere e farsi identificare dai contemporanei, dai sudditi e dalla storia.
La storia stessa ci insegna che chi succedeva al trono toglieva i privilegi di chi l’aveva preceduto e applicava nuove restrizioni. L’Italia le ha vissute tutte in questi 66 governi, e ogni volta che è salito al colle un tecnico, e non un uomo del popolo, la democrazia è andata a farsi benedire.
Adesso senza prendere nessuna parte analizziamo le carte sul tavolo e cerchiamo di capire cosa è meglio per noi, come cittadini, come imprenditori, come gente comune, come pensionati.
Le genialate precedenti i due governi giallo-verde e giallo-rosso sono state: tasse, aumento dei tassi di interesse sui mutui, aumento dell’età pensionabile, tassazione delle pensioni, pagamento in bolletta E.E. della RAI, aumento del bollo auto, aumento di tutti i documenti necessari all’anagrafe, TARI, IMU, tassa sulle successioni, e non finisce più.
Lo stato dei fatti, avevamo un uomo del popolo, avvocato, che oltre a lottare contro la pandemia, oltre a lottare contro due Matteo-cazzari, ha dimostrato di imparare, di crescere, ma soprattutto di far crescere l’Italia come popolo e come nazione europea.
Il giocatore: 56 anni, avvocato, professore accademico, che non ha mai manifestato interessi personali, sotto mira di tutti i media, giornaloni e tv che hanno cercato di infangare con ogni possibile menzogna la sua figura, pur di screditarlo.
Oggi, arriva dall’ignoto, un tecnico, di 73 anni, che dovrà salvare l’Italia dalla pandemia e spendere più di 200 miliardi di euro. Un cavallo che ha corso sempre sui circuiti importanti ma mai nella politica. Che non ha un pedigré classificato per governare un paese, ma che sarebbe perfetto per rappresentare la repubblica italiana. Viene definito bravo perché ha ottenuto successi finanziari bancari, prima come banca d’Italia eletto dal nano B. poi alla BCE per aver capito che se non fosse stata l’Europa a comprare i nostri “bond” qualcun’altro si sarebbe comprato l’Europa.
Ma chi aveva portato il mercato governato dalla BCE fino a quel punto?
Bene oggi abbiamo un cavallo che potrebbe essere uno stallone per la riproduzione, uno scattante vincitore su ippodromi bancari, ma che è un ronzino al tornello del primo giro di consultazioni politiche, perché non ha storia, non ha reputazione e la dovrà conquistare dimostrandolo sul campo. Quindi per riassumere; il popolo italiano sovrano, ha perso chi ha lottato strenuamente per lui, che ha fatto cambiare l’Europa che era stata impostata dal Drago Mario BCE, e ha ottenuto al suo posto uno specializzando in “politica” al quale bisognerà far fare la gavetta, e che essendo stato eletto al suo rango di elite, partendo da umili origini, da amici banchieri, con l’illusione che metterà prima il popolo italiano degli interessi economici industriali? Ma quando mai?
Un salto al buio, in un teatrino progettato da ormai un anno. L’incarico di Draghi era nel cassetto del Presidente Mattarella già da molti mesi, perché l’élite, diversamente dall’Europa politica, non vuole far gestire i suoi soldi a semplici uomini comuni, ma pretende uomini ostaggio di malefatte, o uomini con il guinzaglio, e se Conte aveva le mani libere e le idee riformiste per cambiare, lo abbiamo visto, Mario è purtroppo l’ombra di un’Italia che vuole il controllo sui suoi sudditi, che non considera l’italiano come un cittadino, ma come uno schiavo operaio, che è sacrificabile.
Invece di tornare a splendere, la nostra nazione dopo questa brutta caduta, è diventata subito opaca, certificata anche dalle borse economiche e da segnali di media privati, finanziati dalle banche, da imprese private, che cercheranno in ogni modo di togliere i galleggianti sociali ottenuti con la lotta del popolo, come il reddito di cittadinanza, e al loro posto cercheranno in ogni modo di far passare al popolo che era meglio avere più deputati, perché la loro becera speranza è di riottenere il finanziamento tolto, stiamo parlano di milioni di euro, regalati ai giornali ogni anno, per un pezzo di carta, che la povera gente usa per accendere il camino, e per chi è dimenticato in strada come i clochard lo usa per scaldarsi nelle notti più fredde e più buie.